l’articolo è stato aggiornato il 20/2/2014 dopo la pubblicazione
Come di tradizione la norma appena entrata in vigore è per il momento sospesa. Il ministro uscente Saccomanni ha ritenuto superato il motivo per cui è stata introdotta tale ritenute. Quindi il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha emanato in data 19/2/2014 un provvedimento di sospensione della norma imponendo alle banche la restituzione delle ritenute operate. Sarà compito del prossimo governo valutare una norma abrogativa della ritenuta.
La legge n. 97/2013, con decorrenza dal 1.02.2014, impone agli istituti bancari l’applicazione di una ritenuta d’acconto del 20%, sui bonifici provenienti dall’estero e destinati a privati, a meno che il contribuente non attesti che si tratta di importi che non rappresentano una fattispecie fiscalmente imponibile. Tale dimostrazione risulta particolarmente difficile e insidiosa.
Il reddito prodotto all’estero dovrà essere dichiarato nella dichiarazione dei redditi e la ritenuta d’acconto potrà essere decurtata dalle imposte dovute.
Lo zio americano che invia 1.000 euro al nipotino in Italia come regalo di natale, involontariamente getta il bambino in bocca al fisco con conseguenze imprevedibili.
Questa norma è allo studio delle autorità europee per verificare la compatibilità con le normative comunitarie.