Le persone fisiche residenti in Italia che detengono all’estero prodotti finanziari, conti correnti o libretti a risparmio sono soggetti all’imposta sul valore delle attivita’ finanziarie all’estero (IVAFE).
L’imponibile è pari al valore di mercato o, in mancanza, al valore nominale rilevato alla fine di ogni anno.
L’imposta è del 2 per mille per i prodotti finanziari mentre per ciascun conto corrento e i libretto a risparmio è stabilita in misura fissa di euro 34,20 se il valore medio di giacenza non e’ superiore a euro 5.000,00.
sono escluse le partecipazioni estere, i finanziamenti soci, i metalli preziosi e le valute estere.
I controlli saranno effettuati tramite il sistema multilaterale di scambio automatico di informazioni dell’OCSE denominato CRS (Common Reporting Standard). 98 paesi nel mondo hanno aderito e nello scorso anno, per la prima volta, si sono scambiati i dati relativi all’anno 2016.
I paesi europei, in esecuzione della direttiva 2011/16/UE, oltre ai dati finanziari si sono scambiati in formato elettronico anche informazioni riguardo a: redditi di lavoro dipendente, pensioni, proprietà immobiliari, redditi da locazioni, assicurazioni vita, compensi d’amministrazione.
La sanzione minima è del 3% fino al 15% dell’importo non dichiarato per violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale.
Per una corretta rilevazione delle attivita’ finanziarie estere e’ disponibile il modulo checklist imposta attivita finanziarie IVAFE cliccando sul link o andando nella pagine Guide e Moduli.