Domande frequenti

In questa area FAQ (frequently Ased Question) raccolgo le domande poste frequentemente.

1) DOMANDA: ho subito una ritenuta d’acconto sulla fattura ma il cliente non mi fornisce la CU certificazione unica di legge. Perdo il diritto a detrarre questa ritenuta in dichiarazione dei redditi?

RISPOSTA: SI se il pagamento è avvenuto per contanti.   NO se il pagamento è avvenuto tramite assegno o bonifico. In questo secondo caso è necessario produrre:

      • copia della fattura;

 

      • documentazione bancaria che attesta quanto è stato percepito (copia bonifico, copia assegno, estratto conto);

 

      • Una dichiarazione sostitutiva di atto notorio nella quale il contribuente dichiara, sotto la propria responsabilità, che la sopra menzionata documentazione fa riferimento alla fattura emessa contabilizzata correttamente a fronte della quale non vi sono stati altri pagamenti da parte del sostituto d’imposta (questa dichiarazione scaricabile dalla sezione Guide e moduli di questo sito);

 

    • copia del documento di riconoscimento.

2) DOMANDA: è possibile costituire un’impresa familiare a metà  anno?

RISPOSTA: Si. Il coadiuvante familiare sarà  regolarmente assicurato ai fini INPS e INAIL e soggetto alle norme di sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro. Fiscalmente il reddito potrà  essere ripartito nella misura minima del 51% al titolare solo a partire dall’esercizio fiscale successivo e non per quello in corso.

3) DOMANDA: Un fioraio acquista fiori freschi pagando l’iva al 10%. Successivamente fa delle composizioni di fiori con vasi e li rivende. Quale aliquota si deve applicare?

RISPOSTA: l’art. 12 del dpr 63/72 stabilisce che la cessione di recipienti o contenitori, accessoria ad un’altra cessione di beni, sconta lo stesso trattamento iva dell’operazione principale. Nel caso in esame, siamo in presenza di un’operazione principale (cessione di fiori) e di un’operazione accessoria (la cessione dei vasi) per cui anche a quest’ultima si applica l’aliquota del 10% prevista dal n. 20 parte III della tabella A allegata al dpr 633/72.

4) DOMANDA: La signora X ha avuto da un precedente matrimonio la figlia J di cui ha l’affido totale ed è convivente. La signora X sposa in seconde nozze il signor Y. La signora X è a carico del marito Y. Anche la figlia J può essere a carico del signor Y?

RISPOSTA: NO. In caso di separazione o divorzio la detrazione fiscale spetta al coniuge affidatario. Se questi non può usufruirne la detrazione può essere assegnata all’altro genitore, il quale è tenuto a versare al genitore affidatario l’importo della detrazione goduta.

5) DOMANDA: è possibile applicare la cedolare secca anche ai contratti turistici inferiori ai 30 giorni?

RISPOSTA: SI. Basta optare in dichiarazione dei redditi. Non è necessario comunicare nulla all’Agenzia delle Entrate e non occorre la comunicazione preventiva al conduttore dell’opzione.

6) DOMANDA: ho ampliato un immobile composto da abitazione non prima casa al piano primo e negozio al piano terra. Quale aliquota iva deve applicare l’impresa edile che esegue i lavori?

RISPOSTA: l’immobile abitativo ha diritto all’aliquota del 10% mentre per il negozio si applica l’iva al 22%. Nell’ipotesi in cui il fabbricato presenti le caratteriche cosidette “Tupini” si applica l’iva al 10% all’intero fabbricato. Sono definiti “Tupini” i fabbricati che comprendono abitazioni non di lusso, uffici e negozi con i seguenti criteri: più del 50% della superficie totale dei piani sopra terra deve essere destinata ad abitazioni non di lusso; la superficie destinata a negozi non deve superare il 25% della superficie totale dei piani sopra terra; il fabbricato deve essere costruito in conformita’ alla licenza edilizia. Questo parere è conforme all’orientamento della dottrina maggioritaria e sulla base delle norme vigenti alla data del 8 maggio 2014.

7) DOMANDA: posso utilizzare le agevolazioni previste dalla legge 104 se l’autovettura è cointestata?

RISPOSTA: NO. l’autovettura acquistata dal portatore di handicap deve essere a lui intestata se possiede reddito proprio o alla persona a cui risulta essere fiscalmente a carico.

8) DOMANDA: un privato senza partita iva è sostituto d’imposta se assume dei dipendenti (esempio diportista che assume un marittimo per la propria imbarcazione privata ad uso personale) ?

RISPOSTA: NO. Il D.P.R. 600/73 individua, in modo tassativo, i soggetti che assumo la veste di sostituti d’imposta. Da questo punto di vista il marittimo (in questo caso) è assimilato ad un COLF.

9) DOMANDA: se un privato non sostituto d’imposta si comporta comunque  da sostituto d’imposta quali conseguenze possono esserci?

RISPOSTA: in teoria potrebbero essere richieste le imposte al dipendente con sanzioni e interessi e il datore avrebbe diritto a richiedere a rimborso quanto erroneamente versato. In pratica potrebbe anche non succedere nulla, ma rimane il fatto che è un comportamento illegittimo e quindi sempre passibile di sanzioni.